"AIUTO PSICOLOGICO" : SI E' PRONTI A CAMBIARE ?

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Quando si vive un disagio/ problema / malessere spesso si è pessimisti e poco propensi a rivolgersi ad uno specialista.

 

Inizialmente si pensa che da soli possiamo farcela, ma con il passare del tempo ci si sente sempre più deboli e incapaci di trovare una soluzione.

Spesso ci si rivolge allo Psicologo non di propria iniziativa ma su consiglio del medico di base o perchè si viene "trascinati" dai familiari (soprattutto nel caso di adolescenti).

Il processo di guarigione da un disturbo richiede "coraggio". Le persone che vi si sottopongono devono essere motivate se vogliono acquisire la capacità di padroneggiare il proprio stato di malessere e confrontarsi con le proprie paure.

Il soggetto deve diventare terapeuta di sè stesso. Lo Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale guiderà il paziente e gli insegnerà come affrontare il suo disturbo, ma alla base ci deve essere una collaborazione, una buona relazione terapeutica e prima di tutto la persona deve avere una MOTIVAZIONE INTRINSECA, cioè essere disponibile al cambiamento e impegnarsi attivamente nel processo di trattamento.

Spesso la persona che ha un problema psicologico attribuisce la colpa del problema all'esterno di sè, ad altri, e questo potrebbe essere uno dei motivi che rende la persona poco motivata ad effettuare un trattamento psicoterapeutico.

La motivazione del paziente è un fattore fondamentale per un esito positivo della Psicoterapia. La prima domanda da chiedere al paziente è "Perchè è venuto a farsi curare ora ? "; se la risposta coinvolge i familiari, il medico o altri fattori esterni al soggetto, allora lo specialista dovrebbe essere cauto prima di accettare il paziente per il trattamento e indagare ulteriormente se vuole davvero lavorare per la sua guarigione.

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